I miei vicini di casa sono
preoccupanti. Soprattutto quello con la stempiatura pronunciata. Poraccio,
c’avrà neanche trent'anni e già è mezzo calvo. La domenica pomeriggio dopo il
pranzo si mettono a parlare sul balcone. Vanno fuori a parlare e lasciano la
televisione accesa. Li sopporto solo nei giorni lavorativi, nei feriali li
vorrei vedere morti. Per non sentire i loro discorsi ho comprato un paio di Sennheiser. Ci ascolto musica. Mi stendo sul letto e
ascolto. In genere il sabato sera mi sbronzo pesantemente, e mi sveglio quando
il vicino stempiato esce con i suoi genitori sul balcone. Sempre in
quell’istante. Aprono la porta finestra, mentre io apro gli occhi. Non so che
lavoro faccia lo stempiato, forse si chiama Claudio. Non mi interessa.
Voglio solo dormire e ascoltare musica nella penombra della mia stanza da letto
la domenica pomeriggio. Co La. Moody Coup. 2013 Software. Il mal di testa viene
a farmi compagnia verso le due e tre quarti. Un quarto d’ora prima è arrivato
il sole a sbattere la sua potenza primaverile sulle tapparelle della camera.
Ascolto. Mi domando che senso abbia la domenica pomeriggio nella vita. Altro
non è che un lasso temporale orizzontale privo di scopo. Immagino giungle e
fiori, vedo scontri in piazza con manifestanti sanguinanti, vengo proiettato
sulle piste da corsa di qualche videogame ultra futurista, immagino la nebbia
equatoriale, i fenicotteri sul davanzale, le rose, i contrasti tra i colori
accesi, i colori pastello, i raggi laser, le auto in coda al casello, gli
elicotteri, le vincite al superenalotto, il montepremi che per un istante sogno
avere le sembianze di una montagna alpina. Arrivo alla conclusione che la
domenica pomeriggio è fatta per porsi la domanda “che senso ha la domenica
pomeriggio?”. E la risposta la conosce sempre il tuo vicino di casa.domenica 2 giugno 2013
Co La - Moody Coup (2013, Software)
I miei vicini di casa sono
preoccupanti. Soprattutto quello con la stempiatura pronunciata. Poraccio,
c’avrà neanche trent'anni e già è mezzo calvo. La domenica pomeriggio dopo il
pranzo si mettono a parlare sul balcone. Vanno fuori a parlare e lasciano la
televisione accesa. Li sopporto solo nei giorni lavorativi, nei feriali li
vorrei vedere morti. Per non sentire i loro discorsi ho comprato un paio di Sennheiser. Ci ascolto musica. Mi stendo sul letto e
ascolto. In genere il sabato sera mi sbronzo pesantemente, e mi sveglio quando
il vicino stempiato esce con i suoi genitori sul balcone. Sempre in
quell’istante. Aprono la porta finestra, mentre io apro gli occhi. Non so che
lavoro faccia lo stempiato, forse si chiama Claudio. Non mi interessa.
Voglio solo dormire e ascoltare musica nella penombra della mia stanza da letto
la domenica pomeriggio. Co La. Moody Coup. 2013 Software. Il mal di testa viene
a farmi compagnia verso le due e tre quarti. Un quarto d’ora prima è arrivato
il sole a sbattere la sua potenza primaverile sulle tapparelle della camera.
Ascolto. Mi domando che senso abbia la domenica pomeriggio nella vita. Altro
non è che un lasso temporale orizzontale privo di scopo. Immagino giungle e
fiori, vedo scontri in piazza con manifestanti sanguinanti, vengo proiettato
sulle piste da corsa di qualche videogame ultra futurista, immagino la nebbia
equatoriale, i fenicotteri sul davanzale, le rose, i contrasti tra i colori
accesi, i colori pastello, i raggi laser, le auto in coda al casello, gli
elicotteri, le vincite al superenalotto, il montepremi che per un istante sogno
avere le sembianze di una montagna alpina. Arrivo alla conclusione che la
domenica pomeriggio è fatta per porsi la domanda “che senso ha la domenica
pomeriggio?”. E la risposta la conosce sempre il tuo vicino di casa.
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