Non mi fido mai di nessuno.
Invece devo iniziare a fidarmi della gente. Prendi il paki sotto casa. Per tre
anni non c’ho mai comprato niente, la frutta la prendevo sempre alla Coop, e quelle
poche volte che sono andato dal paki mi divertivo come un matto perché si sbagliava a
darmi il resto: quando accadeva, me ne andavo via con un risolino in bocca veramente
ebete. Ora però mi fido. Ogni settimana scendo e compro. Ha dei meloni
buonissimi, ad esempio. Certo, a volte ha delle zucchine che sembravano di fango,
ma ormai mi sto affezionando a lui, e, anche se è difficile da credere, anche a
lui a me. Oggi mi ha regalato un limone. Un giorno, fuori nevicava violentemente
e l’unico negozio vicino a casa con derrate alimentare ancora disponibili era
il suo, e ci sono andato a fare la spesa, cioè non mi sono limitato all'acquisto di frutta e verdura, ma ho anche comprato la passata di pomodoro,
dei strani würstel di una qualche sottomarca di pile cinesi, e un latte in una
confezione di cartone che definire anonima era riduttivo. Quella volta m’ha
fregato lui: ho speso tre euro per una passata. A volte mi pento per l’eccesso di
fiducia che ripongo nell’amico venditore di frutta. Ma tutto sommato è un bel
rapporto.
Con Jon Hopkins ho fatto il
percorso opposto, mi sono subito fidato. Sarà che la prima volta che l’ho
sentito mi ha fatto vedere i raggi laser, quelli di Open Eye Signal. Ma forse
mi sono sbagliato. La sensazione che ho provato è quella di andare a casa di un
tuo amico con il quale non hai troppa confidenza: ti accomodi sul divano, ti vengono offerti dei cioccolatini, ti senti a tuo agio. Si parla per delle ore, ma alla fine ti accorgi di non aver toccato alcun argomento. Non ti sei veramente divertito. Al massimo hai mostrato di divertirti.
La frase per chiudere questo post è: se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari.
La frase per chiudere questo post è: se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari.
Nessun commento:
Posta un commento